Facebook, ormai diventato Meta, ha annunciato che circa 50 mila dei suoi utenti in oltre 100 paesi sono stati soggetti ad un attacco hacker da parte di società di spionaggio. Ma in cosa consistono queste ultime? Le società che operano nella “surveillance for hire” (in italiano “sorveglianza su commissione”) generalmente sfruttano la rete per acquisire informazioni riservate e rubare i dati degli utenti. Le informazioni raccolte vengono poi vendute a enti governativi, agenzie di intelligence nazionali, privati o addirittura criminali e truffatori.
Nel caso italiano le società che, operando sotto profili falsi, si fingevano giornalisti de La Stampa, hanno rubato i dati di migliaia di persone tra cui diversi personaggi famosi e politici italiani.
Questo evento dimostra come, ancora una volta, grandi colossi come Google, Meta o Microsoft vengono presi di mira da società o gruppi hacker con l’obiettivo di trarre dagli attacchi benefici significativi in termini monetari. Per questo motivo, è necessario che nessuna azienda, grande o piccola che sia, sottovaluti l’importanza della sicurezza informatica.
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